L’Alpe Campo d’Avena si trova sul territorio del comune di Gandino ed è posta alla testata della Val d’Agro. Ha un’ottima configurazione orografica, con pendici pianeggianti ed a dolce pendenza, salvo qualche ripida costa che circonda a nord l’alpeggio. La zona di pascolo migliore si sviluppa tra i m. 1280 ed i m. 1400 su un altopiano al cui centro circa è sistemata la baita.
Si può raggiungere l’alpe da Gandino percorrendo per circa km. 15 una carrareccia ora tutta asfaltata, detta della Valpiana, e all’altezza del colle ai Monti di Sovere imboccando ad ovest una strada sterrata ad esclusivo uso forestale, che attraverso un meraviglioso bosco di faggi ci porta all’alpe. Oppure attraverso diversi sentieri: partendo dalla chiesetta di San Gottardo nella frazione di Cirano e risalendo per intero la Valle d’Agro, o dai parcheggi del Monte Farno attraverso gli alpeggi del Pergallo e della Montagnina dove, oltrepassata la forcella dei Morti della Montagnina, ci si porta in discesa fino all’alpe.
È di proprietà comunale ed è stata data in gestione mediante apposito contratto alla Comunità Montana Valle Seriana fino all’anno 2021. La stessa Comunità Montana, per la stagione 2006, ha reso disponibile l’alpe al CNR che con l’aiuto di un giovane alpeggiatore della zona ha predisposto studi e ricerche sulla produzione e lavorazione del latte in alpeggio monitorando le varie fasi della lavorazione, gli aspetti tecnici, microbiologici e qualitativi delle diverse produzioni.
STRUTTURE
L’alpe possiede le strutture elencate di seguito:
- Baita bassa - Quota m. 1207, ristrutturata a cura della Comunità Montana Valle Seriana, in ottimo stato. Ha ampi locali per la lavorazione del latte e buona casera, un porticato esterno sul retro della baita per il ricovero del bestiame. Vi sono due serbatoi per la raccolta di acqua piovana ed altre due cisterne interne in vetroresina.
- Baita alta di m. 12,60 x m. 8,50 in cattivo stato d’uso: costituita da due locali a piano terra con annessa legnaia e nel piano rialzato un locale uso dormitorio.
APPROVVIGIONAMENTO IDRICO
Vi è una sorgente, scarsa d’acqua, lontana dalle baite, per cui sono state installate 2 cisterne in vetroresina che vengono rifornite mediante autobotte ad inizio stagione ed anche con l’acqua pompata da una sorgente sottostante la baita; ci sono inoltre sette pozze in terra per la raccolta dell’acqua piovana, impiegata per l'abbeverata del bestiame. L’acqua è di norma sufficiente per tutti gli usi: per abbeverarsi il bestiame deve fare percorsi di breve durata.
ALTRE CARATTERISTICHE
La conduzione dell’alpe viene normalmente effettuata dal seguente personale: 1 uomo ed 1 aiutante.
La potenzialità dell’alpe è di circa 100 paghe, la durata dell’alpeggio varia da 90 - 120 gg. e il periodo d’alpeggio va dal 10 di giugno fino a metà ottobre se la stagione è favorevole.
La produzione foraggera è di buona qualità come la produzione casearia composta da: formaggelle e formaggio di monte.
L’alpeggio è abbastanza frequentato da turisti, escursionisti e da cercatori di funghi.
L'alpe ha ricevuto dalla Regione Lombardia il codice 108BG03P ed il riconoscimento, per la produzione casearia a norma dei nuovi Regolamenti CE, N° 03/1141

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