Il taleggio deve il suo nome all'omonima valle delle Orobie. L'origine di questo formaggio molle da tavola si colloca tra il X e l'XI secolo. Prodotto esclusivamente con latte vaccino intero, il taleggio è un formaggio a pasta cruda.
L'area di produzione copre diverse provincie lombarde, tra cui la bergamasca, e alcune zone delle regioni adiacenti.
Le caratteristiche che contraddistinguono il taleggio DOP sono: crosta sottile e morbida, di un naturale colore rosato; pasta fondente e di colore paglierino nelle zone sottostanti la crosta, più consistente, friabile e bianca al centro, priva di occhiatura.
Il marchio d'origine del taleggio viene apportato nella fase della stufatura e consiste in quattro cerchi disposti a forma di quadrato, tre dei quali contengono una "T” maiuscola.
Il sapore di questo latticino, dolce e delicato, solo leggermente aromatico, consente di accompagnarlo a qualsiasi tipo di verdura. Il taleggio è molto utilizzato in cucina: non manca nei primi conditi ai 4 formaggi, ed è un ottimo ingrediente per quiche e torte salate, sformati e creme.
Nel corso della storia il taleggio ha ricevuto diversi riconoscimenti: l'appellativo di "formaggio tipico" è datato 1955. Ben 33 anni dopo un apposito decreto lo ha elevato a Formaggio con Denominazione di Origine Controllata. Più di recente, nel 1996, il taleggio è stato decretato "DOP", cioè con Denominazione di Origine Protetta.