È risaputo come l’aneddotica popolare sia ricca di svariati modi di dire che, seppur nella loro semplicità e ironia, contengano significativi insegnamenti di vita. Ve ne voglio segnalare tre che riguardano il fare il proprio mestiere.
“Pastisèr, fà ol tò mestèr” (pasticcere, fai il tuo mestiere).
Con questo perentorio modo di dire, si invita a fare ognuno il proprio mestiere e non altre cose, perché chi pretende di saper fare mille mestieri, li fa tutti male. Altro detto, come conseguenza, recita: “A fa di mestèr che s’sé mìa us, a l’ve lòngh la barba e strècc ol mus” (a fare dei mestieri che non si è abituati a fare, si allunga la barba e si stringe il muso).
Perché? Ma perché un altro detto afferma che: “Ol segrèt de la eta l’istà mia ‘n del fà chèl che ‘n gà passiù de fà, ma a fà con passiù chèl che ‘l ma tòca fà” (il segreto della vita non sta nel fare quello che abbiamo passione a fare, ma nel fare con passione ciò che ci tocca fare). Direi che, senza ulteriore commento, questo potrebbe diventare il nostro programma di vita per il nuovo anno!
Dighèt del bù? è a cura di Giulià Tudeschì
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