L’agevolazione fiscale sulle ristrutturazioni edilizie è stata introdotta dal 1998, e in seguito modificata e prorogata più volte. Dal 1 gennaio 2012 non ha più scadenza: si tratta quindi di un’agevolazione permanente, consistente nella possibilità di detrarre dall’Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche) una parte degli oneri sostenuti per la ristrutturazione di abitazioni e di parti comuni degli edifici residenziali.
Si evidenzia che per le spese sostenute dal 26 giugno 2012, la detrazione Irpef che fino al 26 giugno 2012 è stata del 36% da calcolarsi su un importo massimo di spesa di Euro 48.000, ora passa al 50% e viene raddoppiato il limite massimo di spesa, cioè fino a Euro 96.000.
L’interrogativo più ricorrente è: “quali sono gli interventi di ristrutturazione che godono dell’agevolazione?” In gergo tecnico ci si riferisce alla ristrutturazione di un immobile residenziale intendendo le opere e le modifiche necessarie per rinnovare parti strutturali degli edifici, oppure la realizzazione di servizi igienici, ascensori, interventi di bonifica amianto e altro.